La voce è lo strumento principale delle relazioni umane: ciascuno di noi è in grado di utilizzarla in molti modi e con molteplici finalità. È alla base della nostra abilità comunicativa, fondamentale per esprimerci. Affinchè la voce si sviluppi in modo sano ed efficiente è necessario che il sistema uditivo permetta al nostro organismo di ricevere e riconoscere gli stimoli sonori che l’ambente ci invia continuamente.
Grazie a questo scambio di informazioni con il mondo intorno a noi ed in particolare con le altre persone, acquisiamo la capacità di comunicare i nostri bisogni, i nostri pensieri, le nostre emozioni attraverso i suoni, le parole, la musica.
Da un punto di vista scientifico la voce è definita come un suono complesso udibile, provocato dalla fonazione. La fonazione è il risultato della vibrazione delle corde vocali esposte alla corrente di aria emessa dai polmoni (il fiato). Il suono prodotto a livello laringeo dalle corde vocali viene poi modificato nelle cavità di risonanza sovraglottiche (porzione superiore della laringe, faringe, bocca, naso).
Più dettagliatamente, la vibrazione delle corde vocali, che possiede una frequenza fondamentale (l’altezza del suono: più acuta nella donna e nel bambino, più grave nell’uomo), è responsabile dell’emissione vocale. I componenti sonori di tale emissione (le armoniche) sono modificati di volta in volta dall’assetto delle cavità di risonanza che costituiscono il vocal tract e che caratterizzano il timbro vocale di ciascuno.
Le cavità risonanziali costituenti il vocal tract (porzione laringea sopra le corde vocali, faringe, bocca, naso) sono in parte geneticamente determinate, ma possono essere regolate nella loro forma e ampiezza in modo volontario, come i cantanti sanno bene. Anche la conformazione delle corde vocali è una caratteristica genetica, ma l’agilità dei muscoli che le compongono ne regola massa, tensione e lunghezza. Inoltre il loro stato tissutale può beneficiare di corrette norme igieniche (es. una buona idratazione) e dell’esercizio vocale.
La voce prodotta dal nostro apparato fonatorio è in grado di raggiungere l’orecchio di chi ascolta: la vibrazione sonora viene convogliata nel condotto uditivo esterno, dove mette in vibrazione il sistema timpano-ossiculare (l’orecchio medio), e poi trasmessa all’orecchio interno. Qui la coclea, organo sensoriale uditivo, compie una prima azione di analisi temporale e frequenziale del suono in arrivo, trasformandolo in un codice preciso di impulsi elettrici da inviare al sistema nervoso centrale, il quale a sua volta lo decodifica e lo traduce in sensazione sonora in grado di evocare pensieri ed emozioni.