Giovanna Baracca Medico Audiologo e Foniatra

Giovanna Baracca - I disturbi

Visita foniatrica

Essa costituisce di norma il primo passo del percorso presso un centro che si occupa di voce. Consiste in un accurato colloquio del foniatra col paziente o col professionista vocale durante il quale si raccolgono alcune informazioni, quali i sintomi o le problematiche vocali, il tipo di utilizzo della voce parlata ed eventualmente cantata, il tipo di attività svolta, le abitudini fisiologiche (sonno, alimentazione), l’uso di caffeina, alcool e tabacco, i problemi di salute generale, le allergie e le intolleranze, i farmaci assunti, ecc. 
Spesso il foniatra si avvale di alcuni questionari validati dalla comunità scientifica internazionale, che il paziente compila in riferimento ai problemi della voce parlata o cantata, i quali forniscono un’indicazione precisa dell’impatto dei problemi di voce sulla qualità di vita del paziente o del professionista vocale. Il foniatra, con l’ausilio di alcune metodiche di indagine, visualizza le corde vocali, analizza le caratteristiche vocali da un punto di vista percettivo e acustico e inquadra la problematica al fine di proporre il percorso terapeutico più adeguato, che può essere a seconda del caso di tipo medico/farmacologico, chirurgico, rabilitativo logopedico, fisioterapico, ecc. 
Per quanto riguarda più strettamente i professionisti vocali, è consigliabile sottoporsi ad una valutazione dell’apparato fonatorio per ottenere una sorta di certificato di salute delle proprie corde vocali, anche quando non si hanno problemi di voce. Essere consapevoli delle caratteristiche della propria voce è importante per il performer, che in questo modo acquisisce consapevolezza di quegli elementi che possono aiutarlo a migliorare le proprie carenze e ottimizzare i punti di forza della propria vocalità. Risulta inoltre di fondamentale importanza il rapporto con l’insegnante di canto o tecnica vocale per compiere un lavoro coordinato e personalizzato a seconda del tipo di voce e del suo utilizzo performativo.

Visita audiologica con esami dell’udito

Un problema uditivo può manifestarsi con sintomi quali dolore all'orecchio, senso di ovattamento, difficoltà uditive insorte gradualmente o improvvisamente, percezione di acufeni. In caso di quest'ultimo sintomo, in particolare, lo studio in cui opero, la Tinnitus Clinic, è specializzata nella diagnosi e gestione di disagi riferibili a questi fastidiosi "compagni di viaggio", che divengono talvolta molto invasivi e minano la qualità della vita di chi ne è affetto. Da anni abbiamo avviato un percorso diagnostico e terapeutico specializzato per pazienti con acufeni di cui abbiamo pubblicato i risultati su riviste internazionali ufficiali, divenendo uno dei centri italiani di riferimento in merito a questo problema. Il paziente con acufeni, associati o meno a perdita uditiva, che giunge al nostro centro, viene accolto dal medico che si occupa di ascoltare ed indagare nel dettaglio la storia e il disagio soggettivo del paziente riferito alla sua condizione clinica. Si procede poi alla otomicroscopia, che permette la visualizzazione del canale uditivo esterno e della membrana timpanica attraverso il microscopio, e ad una batteria di test audiometrici non invasivi, che forniscono un quadro approfondito della situazione uditiva. Nel nostro centro infatti, pressochè tutti i pazienti con tinnitus vengono sottoposti a audiometria tonale, vocale, esame impedenzometrico, otoemissioni acustiche ed acufenometria. Gli esami vengono valutati dal medico immediatamente in presenza del paziente, al quale si indica poi il percorso terapeutico più idoneo. 

Un discorso a parte meritano i professionisti vocali nei quali la funzione uditiva è necessaria per avere il feedback acustico adeguato e relazionarsi correttamente con l’ambiente lavorativo. Essi spesso lavorano in ambito musicale per cui una discriminazione uditiva ottimale è fondamentale.
Siamo in grado di offrire la possibilità di un esame uditivo completo con le più moderne tecniche di indagine (audiometria tonale e vocale, impedenzometria, studio delle otoemissioni acustiche, potenziali evocati uditivi) e di assistere il paziente in caso di un problema uditivo che necessiti di intraprendere un percorso curativo e riabilitativo.

Gli esami diagnostici per la voce

Videolaringostroboscopia con fibroscopio rigido e flessibile

È l’esame che permette la visualizzazione delle corde vocali. Può essere eseguito mediante fibroscopio flessibile, passando attraverso le cavità nasali, oppure mediante fibroscopio rigido, passando attraverso la cavità buccale. In entrambi i casi si ottiene la visualizzazione in tempo reale su uno schermo del piano glottico. Chiedendo poi al soggetto di emettere una vocale sostenuta (di norma la “i” o la “e”) si visualizzano le corde vocali in fonazione. La fonte luminosa, attraverso l’effetto stroboscopico, crea una ricostruzione del ciclo vibratorio cordale durante il quale è possibile analizzare l’onda mucosa e le sue caratteristiche. 
Si tratta dell’esame diagnostico principale per i disturbi delle corde vocali e risulta molto utile per analizzare il modo in cui viene prodotta l’emissione vocale. Inoltre la visualizzazione del piano glottico è molto precisa, permettendo di riconoscere anche le più piccole alterazioni della mucosa delle corde vocali, come edemi, noduli e altro. Le due metodiche di indagine sono complementari: la videolaringostroboscopia con fibra rigida consente infatti di ottenere un'immagine più ingrandita e accurata delle corde vocali e del ciclo glottico durante la fonazione, rispetto all’esame eseguito con fibroscopio flessibile. Ha il limite di essere eseguibile in genere solo durante la pronuncia di una vocale tenuta. 
La metodica con fibroscopio flessibile, invece, consente di effettuare l’esame anche durante l’emissione vocale cantata, con visualizzazione del vocal tract, oltre che delle corde vocali, fornendo informazioni non solo sull’integrità anatomica dell’apparato fonatorio, ma anche di tipo funzionale sulle tecniche di produzione vocale utilizzate dal soggetto.

Esame elettroacustico della voce con spettrografia e MDVP

L’analisi acustica dei parametri vocali fornisce informazioni oggettive circa le caratteristiche della voce. Risulta molto utile per completare la visita foniatrica insieme alla videolaringostroboscopia. Si tratta di un esame non invasivo in cui il soggetto emette un suono (parlato o cantato) al microfono, che viene acquisito e analizzato da uno specifico software. Si ottengono vari tracciati che definiscono aspetti quali la frequenza fondamentale, l’energia, la regolarità del segnale, la presenza delle componenti armoniche e di rumore. 
Tutte queste informazioni aiutano il foniatra nel completamento della diagnosi di un eventuale problema vocale e lo aiutano nella caratterizzazione del tipo di voce del paziente o del professionista vocale. Gli esami possono essere ripetuti dopo un percorso chirurgico, riabilitativo o un training di tecnica vocale per verificare in modo obiettivo “cosa è cambiato” nella voce di una persona.

Fonetografia

Si tratta di un esame acustico della voce che fornisce elementi molto importanti soprattutto nella caratterizzazione della voce professionale artistica. Questo esame, ottenuto chiedendo al soggetto di emettere in genere una “a” in pianissimo e in fortissimo su tutte le frequenze del range vocale, fornisce una sorta di mappa delle capacità vocali, permettendo un’analisi quantitativa dell’estensione vocale (dalla nota più grave a quella più acuta) e della dinamica vocale (dal pianissimo al fortissimo).
Con il fonetogramma si hanno delle indicazioni piuttosto precise circa la classificazione di una voce cantata, l’individuazione del range di comodità e di quello critico, la difficoltà nell’ambito del passaggio di registro, ecc. In questo modo il foniatra può indicare elementi preziosi al performer ed eventualmente all’insegnante di canto, al fine di intraprendere un lavoro adeguato e personalizzato per ogni tipo di vocalità.